Illustrazione di un libretto che puoi creare per migliorare la relazione tra fratellini e far sentire unico e speciale il tuo bambino. Il libretto contiene tre caratteristiche uniche del tuo bambino ed una dedica che fa capire che per te è importante.

L’unica cosa che il tuo Bambino Vuole Davvero

Che cosa desidera ogni persona nel profondo del proprio cuore?
La riposta è che ognuno desidera essere sovrano della propria vita: essere chi è veramente, diventare ciò che può diventare, essere “soggetto” della propria esistenza.

Quando si hanno diversi bambini spesso viene spontaneo di trattarli in modo uguale: ma questo, senza volerlo, alimenta la loro rivalità, perché appunto il loro bisogno (e diritto) è proprio di quello sentirsi speciali, unici, per il genitore.

Quindi, la cosa più importante per non incentivare la loro rivalità è questa
Ogni bambino ha il bisogno di sentirsi amato in modo unico: è molto importante che, anche in caso di litigi tra fratelli, ciascun bambino si senta tranquillo sul fatto di poter contare sulla protezione del genitore.

Onorare la sovranità1 per ciascun bambino significa fargli sapere che per noi è speciale, ciascuno in modo diverso ed irripetibile. Per ciascuno ci saranno cose che adoriamo fare con lui, aspetti, espressioni, momenti di cui far tesoro. Osservando la bellezza intrinseca nel nostro bambino lo aiuteremo a trovare la sua via, a manifestare il suo vero sé.

Come puoi rendere più vivida e chiara l’immagine del tuo bambino, vedere più a fondo la sua vera essenza e la bellezza nella sua persona?
E come puoi comunicarglielo, rendendolo più fiducioso e aperto, anche nei confronti di fratellini e sorelline?
Una buona idea è usare un linguaggio a lui familiare: ad esempio, potresti fargli un lavoretto 😊

Occorrente

Un foglio di carta A4
Forbici
Colori, matite, pennarelli o penne

Procedimento

  1. Osserva: il tuo compito è riconoscere la vera natura del tuo bambino, a seconda dell’età, del grado di sviluppo e del temperamento. Cerca di comprendere ciò che di più profondo c’è in lui, di guardarlo con occhi freschi e aperti, per andare sotto la superficie e descrivere il suo vero essere.
    Quando: scegli un breve periodo nella tua giornata, che sia anche di 10 minuti, durante il quale osservare ogni bambino.
    Come: Smetti di fare qualunque altra cosa e siediti vicino a lui. Porta la tua attenzione verso tutte le immagini, suoni, profumi, che arrivano a te, e, in parte resta orientato al tuo interno: quali sensazioni, emozioni, pensieri o giudizi scaturiscono?

  2. Trova 3 qualità: per ciascuno dei tuoi bambini, pensa a 3 cose che lo rendono per te molto speciale. Ogni qualità deve essere riassunta in poche parole: scrivi le 3 qualità su un foglio.

  3. Crea il tuo libretto: prendi il foglio di carta, piegalo e pratica un taglio come nel mini-video qui sotto, per formare il tuo libretto.

  4. Copertina: scrivi in copertina Per il mio unico *Nome del bambino*. Decora a piacere colorando o incollando adesivi. Puoi utilizzare le immagini e i colori che il tuo bambino ama di più.

  5. Pagine: per ogni doppia pagina, scrivi a sinistra sei speciale perché, mentre a destra le qualità che hai trovato in precedenza. Fai un semplice disegnino della qualità, in modo che il tuo bambino possa comprenderla. Ad esempio, io ho scritto Sei speciale perché sai rendere la nostra casa un campeggio2, e ho disegnato mio figlio con una tenda, come nella figura in alto.

  6. Firma: nell’ultima pagina, puoi scrivere la tua firma.

Videotutorial

Segui pochi semplici passaggi, come illustrato in questo video, e crea il tuo Libretto Speciale.

Hai realizzato il tuo libretto?
Mandami la foto, per creare insieme una bella gallery ed aiutare altri genitori a trovare spunto.

Puoi postarla nel nostro gruppo Facebook, oppure scrivere un’email a flora.lovati@gmail.com

  1. Il genitore consapevole, Jon Kabat-Zinn, Myla Kabat-Zinn
  2. Una domenica il mio bimbo David di 4 anni ha costruito una tenda con le lenzuola. Quel giorno fuori pioveva ed avevo deciso di sistemare la casa. Avevo già in mente la mia bella pila di cose da fare, e stavo ordinando col pensiero: prima il bagno, poi i vestiti, poi lo sgabuzzino…quando i miei bambini vengono a chiedermi di cercare le loro infradito. Per fortuna avevo già preso la decisione, quel giorno, di essere più aperta nei loro confronti, quindi non li ho liquidati con un “no, ora sono impegnata” o con un “non vi servono ora!”.
    Ho detto invece:

    – “perché li vuoi?
    – “perché siamo in campeggio mamma. Ecco la nostra tenda. Vieni che ti mostro. Dobbiamo andare in spiaggia..

    Siamo andati nella cameretta e anche papà e la sorellina ci hanno raggiunto: David ha incominciato a recitare, ed anche noi. All’improvviso sono apparsi tanti alberi intorno, il profumo particolare dei nostri caffè in tazze di plastica, abbiamo incominciato a parlare di costumi, asciugamani, braccioli: si sentiva proprio l’aria fresca del campeggio, il profumo del mare, il movimento di luci e ombre delle foglie che si muovevano sopra di noi. È stata un’esperienza inaspettata e meravigliosa per tutta la famiglia. Era come essere in vacanza, e un bellissimo ricordo si è formato.

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