Club dei cerca-cose. Espandiamo la nostra cura verso gli altri e l'ambiente.

Espandiamo la nostra cura verso gli altri e l’ambiente. Un bambino è risvegliato dal proprio sè futuro. Una mamma richiamata al rispetto intergenerazionale.

Lettera dal Futuro

Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza.
Greta Thumberg

Il club dei cerca-cose è una newsletter settimanale che ha l’obiettivo di educare le bambine e i bambini alla cura verso gli altri e l’ambiente. Anna, fondatrice del club insieme ad un piccolo gruppo, è decisa a trovare ogni opportunità che permetta di rendere il mondo un po’ più giusto e sostenibile. 1

Ho voluto fare con lei una chiacchierata, durante la quale ci siamo conosciute meglio, ed abbiamo esplorato insieme il tema ambientale, le azioni possibili a sostegno delle famiglie e dei bambini, la creazione di comunità educanti. Vi propongo qui alcuni passaggi di questa conversazione, sicura che la sua visione del mondo possa rasserenarvi, illuminarvi, e spingervi ad agire. Proprio come è accaduto con me.

Dopo l’intervista, vi invito a provare l’attività per bambini e genitori proposta dai cerca-cose: Scrivere una Lettera dal Futuro con i Bambini: espandiamo il nostro senso di cura verso gli altri e l’ambiente.

Intervista

A che punto della tua vita è nato l’interesse per l’ambiente, e quindi in particolare per l’educazione dei bambini ad un mondo più giusto e sostenibile?

Sono nata a Taranto e negli anni ’90 il nostro ‘mostro’, ex Ilva, era visto solo come una grande azienda che dava lavoro a tutta la città, inclusa la mia famiglia. Il movimento ambientalista era agli albori e parlare di inquinamento era quasi blasfemo. Tra i pionieri di quel movimento locale, per fortuna, c’erano degli insegnanti ed ebbi l’immensa fortuna di incontrarne alcuni nel mio percorso scolastico. Mio padre ha lavorato tutta la vita presso l’ex Ilva e circa un anno fa è morto a causa di un tumore provocato dall’inquinamento. Lui mi ha chiesto di parlare a mia figlia e a tutti i nipoti (siamo una famiglia numerosa!) di quello che gli era successo. Quello che sta succedendo a Taranto, in particolare, riguarda non solo l’ambiente ma anche la giustizia sociale. E’ un esempio di colonizzazione moderna di un territorio, del suo ambiente e della sua cultura.

Come è arrivata l’idea dei cerca-cose e cosa vorreste realizzare attraverso il club?

Nel periodo di malattia di mio padre, frequentavo spesso l’edicola del quartiere per trovare materiali che potessero intrattenere i bambini della famiglia mentre noi adulti ci occupavamo di lui. Ho trovato solo libricini intrisi di stereotipi che dipingevano le bambine senza alcun interesse verso il presente perché prese dalla cura della bellezza e i bambini impegnati a sfoggiare la forza, senza cenno alle emozioni. Nessuna traccia dei grandi temi che investono il nostro presente. Così mi sono detta che avrei provato a creare i contenuti editoriali che cercavo. Insieme ad altre due persone, abbiamo fondato il club dei cerca-cose per celebrare tutte le bambine, i bambini e gli adulti che insieme costruiscono un futuro più giusto, equo e sostenibile. A breve, lanceremo il nostro primo prodotto editoriale in carne e ossa!

Come vedi la situazione ambientale in questo momento, e quali idee hai rispetto al futuro? Sei ottimista o pessimista?

L’ottimismo è un atto politico e rivoluzionario, è lo spirito giusto per accompagnarci nel lavoro quotidiano di provare a migliorare il nostro pezzetto di mondo. Partire da noi, dalle nostre famiglie, è il grande super potere che abbiamo a disposizione e possiamo metterlo in atto tutti i giorni attraverso l’educazione dei bambini e degli adulti.

Secondo la tua percezione, in questo momento storico così particolare,  qual è l’atteggiamento dei genitori nei confronti dei temi ambientali? E come si sta evolvendo?

Probabilmente anche grazie al messaggio di Greta Thunberg e ai Fridays for Future, i temi ambientali sono entrati di diritto nel mainstream. Tuttavia, la cosa principale è stare in natura. Abitarla, conoscerla, amarla. Il paradosso del nostro tempo è che i giovani che potrebbero aspirare a guidare la difesa della natura hanno sempre meno a che fare con essa. È urgente quindi recuperare il Deficit di Natura, ovvero, la separazione dagli elementi naturali che ormai gli studiosi riconoscono come “male/malattia” del nostro tempo per le nuove generazioni, e che vede bimbi e adolescenti crescere separati dagli alberi e dalla terra, dai formicai e dai nidi, dalle farfalle e dalle bacche.

Si dice che il maggior motore per il cambiamento nelle famiglie sono le mamme. Sei d’accordo?

Credo che le mamme abbiano tantissimo lavoro di cura sulle loro spalle e siano spesso le uniche responsabili del carico famigliare. Sono convinta che avere un’idea condivisa di valori famigliari tra i genitori, i nonni (e una responsabilità condivisa nel realizzarli) rappresenti il vero motore del cambiamento.

Parlando invece di chi tende ad ignorare il problema: quali sono per te i motivi? Cosa si può fare per accendere un campanello?

Educazione, educazione, educazione!

Conosci la Mildfulness e se si, pensi sia utile per aumentare il nostro amore per l’ambiente, sentirci più parte di esso, essere portati a fare azioni concrete?

Credo sia fondamentale per il benessere e l’armonia, e a farci sentire interconnessi e parte della natura.

Cosa fai personalmente e con la tua famiglia per l’ambiente? Quali reputi le azioni più urgenti, più efficaci?

Parlo spesso di 3 ricette che ognuno di noi può mettere in campo: una personale, una mediatica e una politica. A livello personale ho scelto di eliminare la carne, a livello mediatico guardo con occhio critico i messaggi che ci circondano: cosa significa veramente fare un acquisto consapevole? Chi produce, ad esempio, i nostri vestiti? Con quali materiali e a quale costo per gli esseri umani e l’ambiente? A livello politico, faccio atti di disubbidienza civile e voto per le liste ambientaliste.

Cosa consiglieresti ad una famiglia per migliorare il proprio impatto per la protezione del nostro pianeta?

Tra le tante cose, credo che l’allattamento materno 2, la scelta dei pannolini lavabili, l’autosvezzamento con prodotti naturali possano contribuire ad impattare il meno possibile il nostro pianeta. In generale, scegliere di comprare cose sfuse, rifiutare imballaggi e plastica inutili, andare a piedi.

Qual è l’atteggiamento di base dei bambini e come si può educare all’ambiente? Qual è la soluzione proposta dal club dei cerca-cose?

‘Il gioco è il lavoro del bambino’ diceva Maria Montessori. Le bambine e i bambini sono i grandi curiosi, pongono decine di domande al giorno e hanno uno spirito inquisitivo che noi adulti dovremmo continuare a coltivare. Il club dei cerca-cose vuole creare una piattaforma dove i perché e i punti di vista delle bambine e dei bambini abbiano uno spazio.

In che modo le attività proposte dai cerca-cose sono differenti ed innovative?

Stiamo creando dei grandi laboratori di avventura e di civiltà che arriveranno direttamente nelle case di chi decide di abbonarsi al club.
Stay tuned!

Consiglia una mini attività che possa aumentare la nostra coscienza ambientale, da svolgere insieme al gruppo genitori bubuset 

Vi invito a scrivere una lettera e a riporla all’interno di una capsula del tempo. Questo gioco permette di riflettere sulla tua vita attuale e fissare degli obiettivi per l’avvenire che desideri. Puoi trovare l’attività nella seconda parte del post.

Da dove una famiglia può iniziare ad educare le bambine e i bambini a prendersi cura della Terra e del prossimo?

Ci si iscrive qui, vi aspettiamo!

Come ultima domanda vorrei chiederti qualcosa che possa ispirare chi sta leggendo. Se dovessi andare a trovare la te di 10 anni fa, che cosa le diresti? Quali consigli le daresti?

Non smettere di fare domande e di immaginare un mondo diverso.

Tantissimi complimenti ed in bocca al lupo per la vostra comunità. Conto di rivederci in futuro per sviluppare insieme qualche nuova attività. Grazie di cuore, a nome mio e di tutti i genitori, per il tuo tempo e l’attenzione che hai dedicato.

Grazie mille a voi!


Scrivere una Lettera dal Futuro con i Bambini

Espandiamo la nostra cura verso gli altri e l’ambiente


«Cara futura me».
Scrivere al se stessi che saremo fra tre, dieci o vent’anni è un gioco divertente e terapeutico. Si può provare a farlo come singoli o come collettività (famiglia, classe). Questo gioco permette di riflettere sulla tua vita attuale e fissare degli obiettivi per l’avvenire che desideri. 

Lo psicologo di Stanford Brian Knutson la chiama «continuità con il sé futuro» e a questo tema ha dedicato un saggio nel think tank di Edge. Questo gioco aiuta a sviluppare il senso della continuità psicologico-temporale. La sua ipotesi è che favorisca il rispetto intergenerazionale e la tutela dell’ambiente. Con questa attività espandiamo il nostro senso di cura verso gli altri e l’ambiente.

Alcune riflessioni da fare con i bambini


1. Decidi a quanti anni vuoi leggere la tua lettera.

2. Riassumi chi sei adesso. La lettera dovrebbe iniziare con una breve sintesi della vita che stai conducendo attualmente.

3. Annota le tue paure. In futuro sarai in grado di capire se hai superato le tue insicurezze.

4. Individua i valori e le convinzioni più importanti. Chiediti che cosa ti guida adesso. Tutto quello in cui credi.

5. Annota le tue competenze. Individua qualche abilità che sei riuscito a sviluppare finora e che ti ha permesso di ottenere dei successi, anche piccoli.

6. Stabilisci i tuoi obiettivi e le tue speranze. Parla delle cose che ritieni importanti, come frequentare l’università, fare un viaggio.

7. Aggiungi tutto quello che intendi interrompere, continuare e iniziare.

8. Offri a te stesso qualche consiglio. Pensa ai consigli che vorresti ricevere in futuro.

Puoi scrivere la tua lettera qui.


In conclusione

Questo è solamente uno dei modi in cui, insieme ai nostri piccoli, espandiamo il nostro senso di cura verso gli altri e l’ambiente.
Se hai provato questa attività e vuoi condividere con noi la tua esperienza, visita il gruppo Facebook bubuset, e raccontaci come è andata. Ne saremo felici.

Se sei interessata al tema dell’ambiente, puoi anche provare anche l’attività Allattiamo Insieme per il Pianeta con la quale potrai sentirti parte di qualcosa di più grande proprio mentre allatti il tuo bambino.


Note

1. Anna, il club dei cerca-cose. Scrivetemi a anna@ilclubdeicercacose.com anche per un saluto!

Sito web www.ilclubdeicercacose.com

Profilo Instagram www.instagram.com/ilclubdeicercacose/

Profilo Facebook www.facebook.com/ilclubdeicercacose

2. Allattiamo Insieme per il Pianeta

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