Green Dad

Papà Green: 3 consigli per modellare comportamenti più sostenibili

Presenza, Genitorialitá e Pianeta

3 suggerimenti per essere un buon modello

Esiste un Papà Green?

Quando si parla di comportamenti sostenibili, sono quasi sempre le mamme a schierarsi in prima linea, in quanto si occupano generalmente degli acquisti. Per i loro bambini ricercano e valutano in modo attento quali prodotti utilizzare: se scegliere pannolini lavabili, cibi sfusi, locali, freschi, o con confezioni ecologiche, saponi solidi, etc.. Sono proprio le donne ad avere il tema del rispetto dell’ambiente fra le loro priorità, e soprattutto ad essere più responsabili nella gestione della casa: in una ricerca è stato chiamato Eco Gender Gap 1.

Tuttavia, quando parliamo di educazione green e di modellare comportamenti sostenibili, è impossibile non considerare il bambino visto nei suoi legami con il mondo esterno. Ed in questo caso è proprio il papà ad avere un ruolo maggiore nell’accompagnare all’esplorazione dell’ambiente ed ai primi rapporti sociali. Perché quindi non potrebbero essere proprio i papà a farsi paladini per lo sviluppo di un sé ecologico nelle nuove generazioni? Cosa si intende quando si parla di sé ecologico?

Benessere come integrazione

Come spiegato in questo interessante talk di Dan Siegel per Google, Presence, Parenting and The Planet 2, nella nostra cultura siamo abituati fin da bambini a distinguere, proteggere e sviluppare il nostro sé visto come unico e separato. Questo da origine ad un sistema di valori basati sull’individualismo, la competizione, la misurazione delle performance, che viene assorbito dai piccoli fin dalla più tenera età, con l’ingresso negli ambienti educativi. La disconnessione che si crea è inconciliabile con lo sviluppo di una coscienza collettiva ed ecologica, indispensabile per motivare verso la cura per il nostro pianeta.

Secondo la Neurobiologia Interpersonale 3, approccio multidisciplinare proposto da Dan Siegel, che mette insieme molte scienze incluse antropologia, biologia, linguistica, matematica, fisica e psicologia per ottenere spiegazioni comuni sui comportamenti umani, il compito di un genitore oggi è quello di aiutare le nuove generazioni a superare l’idea di un sé separato, favorendo invece un sé integrato: a partire dalle varie parti del proprio cervello, fino alla famiglia, alla scuola, alla comunità, ed al pianeta. L’integrazione tra l’identificarsi in un io, ed in un noi, rappresenta per Siegel la base di un salto culturale necessario verso una nuova idea di salute globale.
Come possiamo aiutare i bambini ad integrare queste varie parti?

Partiamo da noi

Come già dimostrato dalla teoria dell’apprendimento sociale di Bandura, i bambini imparano attraverso l’osservazione e l’imitazione di ciò che li circonda: ecco perché occorre partire da noi.

I tradizionali modelli genitoriali impongono al genitore di essere costantemente focalizzato sull’esterno, ovvero sul bambino, e sull’obiettivo di renderlo regolato, sereno e capace. Il Mindful Parenting invece si basa sull’assunto che il maggior fattore per predire il benessere di un bambino, sia l’equilibrio, la consapevolezza, e la responsabilità che il genitore assume verso la propria crescita personale: possiamo dire che la genitorialità consapevole sia focalizzata, più che sul crescere il bambino, sul crescere il genitore. Per attuarlo occorre forza, coraggio, capacità di introspezione, ed un’alta dose di auto consapevolezza. Per saperne di più leggi l’articolo Mindful Parenting.

Ciò che i genitori insegnano non è altro che sé stessi, come modelli di ciò che è umano: attraverso i loro stati d’animo, le loro reazioni, le loro espressioni facciali e le loro azioni. Queste sono le cose di cui i genitori devono essere davvero consapevoli, e di come esse influenzano i loro figli.
Consenti ai tuoi figli di conoscerti, e potrà diventare più facile per loro conoscere se stessi.

Magda Gerber

3 suggerimenti per essere un buon modello

1 Offriamo ai nostri bambini una mappa delle relazioni con l’esterno

Il primo mattoncino necessario per poter sviluppare un sé ecologico è avere una mappa mentale delle relazioni con l’esterno. Come aiutare i piccoli a crearne una? Diventando consapevoli che la nostra identità non si ferma a noi stessi come individui ma è un sistema in continuo divenire, inserito all’interno di diversi cerchi concentrici: la famiglia, la comunità, il pianeta. Questo si rifletterà nel linguaggio che usiamo in famiglia, nei nostri comportamenti e nelle nostre idee.

Possiamo mostrare gratitudine per gli oggetti e servizi che abbiamo dalla nostra comunità e parlare di come vengono prodotti e da dove vengono. Possiamo coltivare le relazioni e sottolineare gli aspetti positivi dello scambio con gli altri. Possiamo fare alcune attività pratiche insieme ai nostri piccoli che dimostrino l’utilità dell’aiutarsi a vicenda, come ad esempio La scatola della gentilezza.

2 Iniziamo il nostro percorso Green e condividiamolo con loro

Molto spesso i genitori pensano ai propri interessi e hobby come separati dalla famiglia, ed anzi non trovano tempo libero sufficiente per coltivarli, sentendosi in colpa nel togliere attenzioni ai loro piccoli per fare qualcosa di cui ai bambini non interessa. Non è invece proprio così. Quando qualcosa ci appassiona i nostri bimbi sono i primi ad accorgersene ed a volerne far parte.

Possiamo parlare della nostra intenzione di diventare più green, condividere con loro le azioni che facciamo ed i cambiamenti che vogliamo portare sia in casa che fuori. Possiamo farci accompagnare da loro mentre partecipiamo ad iniziative per l’ambiente, oppure semplicemente mentre scambiamo consigli con gli amici su quali negozi o attività sostenibili supportare.

3 Uniamoci al loro entusiasmo e gioia di vivere

Ciò che sta accadendo a livello ambientale è fonte per noi adulti di molti sentimenti negativi che è necessario accogliere e validare: certamente non possiamo voltarci dall’altra parte fingendo che la realtà non esista. Tuttavia se vogliamo trasformare senso di impotenza e apatia in azioni costruttive e collaborative, abbiamo bisogno di essere motivati da sentimenti positivi come il senso di appartenenza e partecipazione, l’entusiasmo e l’amore per la vita. Chi può essere, in tal senso, migliore insegnante di un bambino? Lasciamoci contagiare dalla loro curiosità, dalla loro freschezza, e ascoltiamo le loro idee e le loro soluzioni. Rimarremo sorpresi.

Note

  1. Come mai le donne si prendono più responsabilità verso la cura dell’ambiente, e proprio a loro sono indirizzati molti prodotti ecosostenibili? C’è una logica (e triste ) ragione per questo: le donne, nell’ambito della gestione della casa, non solo sono maggiori consumatrici rispetto ai loro partner uomini, ma anche sproporzionatamente più responsabili. La ricerca di mercato di Mintel ha chiamato questo fenomeno Eco Gender Gap.
  2. Talks at Google, Daniel J. Siegel M.D., Presence, parenting, and the planet
  3. Dr. Dan Siegel, An Introduction to Interpersonal Neurobiology

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